Prima è

segue

il porno non era mai morto. chiunque lo guardava, chiunque lo inseriva in una sua ricerca almeno una volta al giorno.
incredibile era vedere come, nonostante ormai in rete si potesse trovare di tutto e gratis, la gente continuasse a pagare lei per ballare in webcam.
tempo scaduto, cliente successivo. si staccò dal palo e si rivestì, riprendendo fiato.
il contatto umano era limitato, si era puntato sui mezzi, sugli intermediari. la vicinanza tra persone era circoscritta e lineare, il proprio mondo non andava al di là dei confini del collegamento elettronico, anzichè delle sinapsi.
guardò l'orologio: le due e trentacinque minuti. decise di staccare la telecamera, poi di andare in cucina, a controllare il rubinetto. perdeva di nuovo, come previsto. aprì il cassetto di fianco a lei e prese lo schiaccianoci, rivelatosi negli anni utilissimo e perfetto per quel genere di riparazione provvisoria. si chinò per aprire lo sportello sotto di sè sbattendo la testa sul bordo del banco di legno e andando a terra, seduta. si guardò intorno e ritrovò l'attrezzo che aveva preso, cadutole lì vicino. uno schiaccianoci. il suo schiaccianoci, lo schiaccianoci. era esattamente come lei. era predisposto per un certo tipo di lavoro, ma per mancanza di qualcosa su cui operare, ne faceva un altro. a lui mancavano le noci, a lei mancava la naturalezza. se ne accorse solo allora.

continua

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