Inutile listare cose fatte per ricordarsele negli anni, il pensiero andrà sempre a quelle mancanti

ci sono giornate belle e giornate un po' meno belle, altre tristi altre importanti
altre, semplicemente, giornate.
quelle che predominano, nella vita di una persona, sono le utlime. c'è una serie di eventi che le bilancia, da una parte quelli spiacevoli e dall'altra i loro opposti.
adesso un bivio.
possiamo sprogrammarle noi, togliere loro l'etichetta di "standard", di "default" capendo cosa realmente ha valore e costruendo le nostre giornate belle e brutte. anche in faccia alla casualità degli eventi.
oppure possiamo desiderare una distinzione netta, un'oscillazione instabile come l'isteria, tra giornate bellissime e bruttissime. tutto agli estremi, ieri sei raggiante e oggi crolla tutto, ma domani non potrà essere peggio. nè meglio.
per me un misto delle due cose, grazie.

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