Secondo te, primo me?

guardo la mia nonna dall'altra parte del suo piatto di erbette, mentre mastica e mi racconta le sue storie. le è rimasto un pezzettino di cibo, piccolo e verde, sull'angolo destro della bocca. vorrei dirglielo, ma lei parla e non la smette, ed io non voglio interromperla. commento le sue parole, ribatto, faccio sì, faccio no, ma non riesco a disinteressarmi di quella macchia, di quell'intruso che dà alla situazione un che di anomalo. non riesco ad intrufolarmi nella conversazione al momento giusto, non riesco a calcolare bene i tempi e così, l'erbetta rimane lì.
"una volta la mia sorella..e allora il mio babbo.."
verde
"ti ricordi? ah no, non eri ancora nato.."
verde
"..il tuo nonno, dovevi vederlo.."
verde.
verde cazzo. non riesco a non metterlo in ogni pausa che lei fa, a lasciarlo lì dove sta. con il pensiero mi alzo e le pulisco la bocca, oppure pulisco realmente la mia, è uno stimolo nervoso. mi riprometto di interromperla. impossibile, non ci riesco. o forse non voglio. mi rassegno, se ne accorgerà da sè una volta sola. se solo si pulisse la bocca, così, tipo per bere. niente.
dopo un'ora, è ora. devo uscire, tornare a casa mia. mi alzo, "ciao nonna, grazie del pranzo". mi avvicino e lei mi bacia sulla guancia, come d'uso. esco dalla porta che dà sul giardino, lo attraverso, faccio il giro e salgo le scale di casa mia. apro la porta, la richiudo dietro di me e vado in bagno, a lavarmi i denti.
non appena mi vedo sento salire un senso di fastidio, di schifo sincero.
stupido, dovevi dirglielo.
avvicino il viso al getto d'acqua, vedendo la pallina verde scivolare via.

Commenti

  1. molto pirandelliano questo post. A proposito... hai una caccola che ti sporge

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  2. te l'ho appena appiccicata ai pantaloni, proprio mentre dormivi.

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