schermi, sempre.
prendo il cellulare e compongo il numero o l'sms, guardo lo schermo illuminato. il telegiornale mi aggiorna ogni giorno alla stessa ora, mentre fisso lo schermo e le persone che ci sono dentro.
punto lo sguardo sulle immagini artificiali, senza complicazioni di sorta.
scelgo una canzone dal lettore mp3, chinando la testa sullo schermo luminoso. la vita da internauta al computer si consuma mentre mi consumo gli occhi, sullo schermo.
è filtrato tutto da un vetro e da colori digitali, il tempo che dedico loro sorpassa e semina il restante, trovo difficoltà a vedere qualcosa di naturale.

ho visto il tramonto, di arancione, rosa e poesia, come solo lui sa comporsi. ero fermo alla finestra di camera mia, senza nessuno schermo in mezzo al mio campo visivo.
la risoluzione del sole era pessima.

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