Dovrei riconoscere gli errori, ma non sono molto bravo con le fisionomie

per chiudere gli occhi, dovette tagliarseli.
glieli tenevano aperti con un marchingegno che gli ricordava tanto quello di Arancia Meccanica. sapevano che così dovevano restare, finchè qualcuno non avesse trovato una soluzione e avesse capito. seduto e incatenato di fronte al tavolo notò gli spigoli usurati, scheggiosi.
allungò la testa.

lo videro lì con gli occhi sanguinanti, fermo per un secondo, prima che la stanza iniziasse a ruotare su se stessa, i loro corpi a sbattere sulle pareti, a morire.
tutti tranne uno, che lo vide trafiggersi il cuore usando quello che il buio delle palpebre gli permetteva di immaginarsi e rendere reale.
nemmeno lui poteva sopportare di avere gli occhi chiusi per sempre.

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