Voce alle vere voci

da piccolo credevo che le ombre avessero uno spessore, una massa. in auto chiudevo gli occhi o fissavo lo sguardo su un punto per concentrarmi e sentire la macchina che sobbalzava quasi impercettibilmente, non appena ci passava sopra.
ci credevo, e probabilmente per questo riuscivo a captare quel minimo movimento di cui nessuno si rendeva mai conto, che tutti trascuravano. le ombre, immateriali, che picchiavano sulle le ruote. il loro peso, presente e tangibile, come quello delle cose materiali contro cui ognuno sbatte continuamente, accorgendosene. se solo gli altri avessere prestato un po' più di attenzione, se ne sarebbero accorti anche loro che le hanno spessore. che le cose che non si possono toccare hanno uno spessore, un valore, non appena ci si sofferma un attimo ad ascoltarlo.
chissà che non avessi ragione.

Commenti

  1. Te non hai ragione a priori. e soprattutto rivoglio la mia pennetta!

    RispondiElimina
  2. non gliela ridare!!! (anche peter pan aveva qualche problema con la sua ombra)

    RispondiElimina
  3. dopo questa citazione non posso far altro che diventare irremovibile al fatto di rendergliela. Omar, Peter Pan ti ha fottuto.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari