Inesistente controllo delle emozioni

leggendo di bioetica, mi sono imbattuto in questo poetico racconto latino sulle origini della cura:

"La cura stava attraversando un fiume quando scorse del fango cretoso. Pensierosa, ne raccolse un po' e cominciò a dargli forma. Mentre stava riflettendo su cosa avesse fatto, ecco che interviene Giove. A questo punto, la cura prega Giove di infondere lo spirito a ciò che essa ha fatto senza però sapere cosa sia. Giove acconsente volenieri, però poi la cura pretende di imporre il nome a ciò che ha fatto e Giove non è d'accordo. Mentre Giove e la cura litigano interviene la Terra che reclama il battesimo di ciò che è stato fatto in quanto parte del suo corpo, il corpo della Terra. I disputanti eleggono Saturno, il Tempo, come giudice. La decisione di Saturno, incontestabile, è la seguente: Tu, Giove, hai dato lo spirito e al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, hai dato il corpo e riceverai il corpo; poichè per prima fu la cura che diede forma a quest'essere, finchè esso vive, lo possieda la cura. Per tutta la vita l'uomo è l'essere della cura e visto che proviene dalla Terra, dall'humus, il suo nome è homo"

(lo so, i tempi verbali sono un po' sgangherati)


blogosfera: oggi Jon Snow Stark ha scritto un post particolarmente geniale, vi invito a leggerlo quanto prima.

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