Ridurre la distanza tra riconoscimento e risoluzione

"ciao..hai già votato?"
"ciao. no, e non credo che lo farò."
"non credi, appunto. potresti comunque farlo, e mentre lo fai potresti pensare 'Dio, non ci credo, sto votando'."
"giusto. allora non voglio, non voglio votare."
"qui può entrare in gioco la coercizione."
"può, hai detto bene. logicamente parlando sì, può, ma se lo facessi realmente non sarebbe lecito, non puoi costringermi. in teoria, votare è un diritto."
"in teoria, certo. ma sempre in teoria votare è un dovere."
"è un dovere votare consapevolmente. io non ho idea di chi siano i candidati, non sono informato."
"è un tuo dovere essere consapevole. fuori ci sono i programmi, leggiteli e vieni a votare; il seggio chiude alle quattro, ti aspetto."
"così è già meglio, adesso vedo."
"sì sì, dai dai. vieni a votare dai, ti aspetto eh."
"..."
rientro dopo un'ora, lo vedo lì che parla con qualcuno. cazzo, ma non mangia questo?
mi infilo su per le scale alla mia sinistra, prima che possa vedermi.

giovedì frittata: frittata fatta
è già pronta, non dovete far altro che lasciarla lì dov'è. mi sembra ovvio sottoscrivere che chi la mangia è scemo.

ah, oggi uno strano tipo che non conoscevo mi ha baciato in bocca. voi pensate quel che vi pare, io penso solamente "mah".

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