Stranamente è tutto normale

i suoni della stanza accanto entrano in punta di piedi nella mia, si mettono a sedere qui vicino. c'è un pianoforte che suona e un uomo che canta, ci sono dei fiati ed un contrabbasso. è jazz. la casa si scioglie ed i miei pensieri si fanno neri e scuri, ma tranquilli.
sento partire un applauso, e questo ferma tutto.
le pareti si solidificano di nuovo, ricomponendosi tutte storte, mentre il mio cervello rimane in una specie di limbo tra la coscienza e l'attesa spensierata di un'altra dose di note.
eppure niente, i comuni rumori del mio abitato sono tornati ad abitarlo, senza
hey. nel mio attimo di distrazione un'altro battito di mani ha spezzato l'atmosfera casalinga, dando una spinta alla musica. arriva la siringa, dolce carezza sulla materia grigia, spazza il falso silenzio sotto il tappeto. posso di nuovo chiudere gli occhi e godermi l'uomo che canta sopra il pianoforte e la tromba, abbracciato al contrabbasso e
agli applausi. finito.

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