Anche se tieni il volume basso, piano piano la musica ti entrerà ugualmente in testa, sostituendosi a tutti gli altri suoni

questo lo scrivo come viene.
bhe, nonno, ne è passato di tempo. sessantasei anni. adesso mica ci rendiamo conto, io mica mi rendo conto. me ne hai raccontate a pacchi, me ne ricorderò due o tre. sono rimasti in pochi a ricordarsene, in pochi a dimenticarsene, in molti a dimenticarsi di chi si ricorda. apologeti del ventennio, non vi chiedo di inneggiare alla Costituzione, ai suoi valori, non ci arrivereste. vi chiedo di riconoscere che quelli lì, quei partigiani nascosti nelle campagne, padri di famiglia e ragazzi sognatori (senza dimenticare le donne), ai vostri grandi ispiratori e miti con l'aquila sul petto, gli hanno fatto un culo così.

viva la Liberazione, viva.
saremmo qui anche senza, certo, ma anche senza la soddisfazione di esserci guadagnati questo Paese, per quanto merdoso sia diventato. un attimo di riflessione, prego, prima di pensare a riformare la Carta. c'è da lavarci via il sangue di migliaia di persone, versato per arrivare a scriverla con saggezza ed esperienza di cose di cui noi oggi conosciamo solo il significato che ne danno i libri. meditate, perchè avrete a che fare con macchie molto, molto ostinate.

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