Autoreferenziale, dunque non ispirato

la ragazza mi guarda da dietro il bancone con gli occhi a mandorla, mentre bevo il caffè. cazzo, fa schifo. il caffè intendo, anche se sinceramente non ho mai avuto un debole nemmeno per le asiatiche. lo mando giù poco alla volta, perchè lo prendo amaro, io. lo prendo amaro e ancora non so perchè, però so perfettamente che così, senza zucchero, il caffè mi fa sempre schifo. sento come se percepissi meglio l'effetto rinvigorente della caffeina, in quanto il caffè lo bevo solo quando ho bisogno di svegliarmi. tuttavia questo è oggettivamente al confine con i peggiori antibiotici che abbia mai preso in tutta la mia carriera di bambino.
c'è silenzio, il bar è vuoto. cioè, ci siamo io e lei, quindi tecnicamente non lo è, però insomma, è come se lo fosse. finisco il caffè cercando di apparire naturale, nonostante l'effetto che desideravo sia totalmente diverso dalle mie aspettative: dovevo spalancare le palpebre ed invece sto per spalancare la bocca e vomitare.
sono le dieci di sera, ed è domenica. questo giustifica il fatto che il posto sia vuoto, cioè pieno, cioè...avete capito. appoggio la tazzina sul piattino e abbasso ulteriormente lo sguardo, guardando dentro al portafogli per non incrociare gli occhi della donna che mi chiede: "vuole altro?". beh, l'italiano lo pronuncia bene. per un attimo mi compatisco per la mia ignoranza, che mi fa fare sempre le stesse considerazioni chiuse e vecchie a seconda delle persone che incontro. questa ovviamente era la considerazione in caso di straniero. "no grazie, a posto così".
pago e prendo lo scontrino che lei strappa dalla cassa, guardandomi ancora mentre lo infilo nella tasca destra del giacchetto. e ancora mi guarda mentre esco, salutando e venendo a mia volta salutato, in quell'italiano italiano.
infilo le mani in tasca e toccando il pezzetto di carta accartocciato, vengo preso da una curiosità passeggera ma impellente. lo tiro fuori e lo dispiego, portandolo alla luce di un lampione. leggo "SC. FISC. N. 1".
N. 1, cazzo.
e pensare che dovrò pure rifarmi il caffè.

concludendo, chiedo scusa a tutti i suicidi di giovedì sera che sono stati spinti a compiere l'atto estremo dall'assenza di una ricetta per cucinare una nuova frittata. anzi, prendetevela con la mia memoria, che manco so dove sia, così almeno se la andate a cercare per malmenarla mi fate pure il favore di riportarmela.
e adesso beccatevi il
domenicì frittata: frittata di rape avanzate
comprate delle rape e fateci una frittata. con le rape avanzate fate l'altra frittata, quella della ricetta.

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