Scoprirsi in inconsapevoli gesti

di un non particolare ritmo, quella giornata aveva fatto tesoro. tranquilla e lenta, era trascorsa senza entusiasmi, affievolendosi sempre più con lo scoccare delle ore, scivolando in una velata e uggiosa malinconia.
rientrando a casa, camminava sul marciapiede sconnesso, truccato dai giri delle radici degli alberi. triste, vuoto, un sentimento di non avere significato, di non poter far nulla per rimediarvi, scompariva nel cappotto tirato su fin sopra il naso. il rumore di un'automobile si faceva avanti, insinuandosi poco a poco, passando in un secondo da insignificante a familiare. lo vedeva arrivare, piacevolmente inaspettato, e lo guardava scendere, scendere e distruggere la sua melanconia semplicemente con l'atto di andare verso di lui. era arrivato, era tornato: suo padre.

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