Tra i pochi chitarristi che sanno far piangere la chitarra, nessuno che le sappia asciugare gli occhi

frenetico anche il sonno. si sogna di correre e non ci si riesce, perchè è quello che in fondo si vuole. stare fermi almeno un attimo. pensare da immobili, contare le gocce d'acqua che fanno piano piano smontare le nuvole.
uguale anche il cambio di programma. rientra tutto nella norma, quello che non si è fatto oggi si farà domani o alla prossima occasione. non si interrompe niente. al massimo si perde l'arte di farlo.
rilassante anche un minuto d'orologio sul divano. il corpo è abituato, obbligato a goderselo. per il cervello, invece, non c'è speranza.

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