Decifrabili spasmi involontari, perché di passioni volontarie

si canticchiava una canzone d'amore tutta per lei, mentre il bambino romeno che la precedeva nella fila, correva su e giù passando confezioni di mangime per uccelli alla mamma che cercava, nel suo italiano stentato, di non far spazientire la cassiera. arrivato il suo turno, aveva pagato e salutato.
uscita fuori, non aveva trovato la luna a sfondo rosso che l'aveva accompagnata durante il tragitto, ma la notte che stava avanzando in coro con la lancetta delle ore, infestando le strade sprovviste di lampioni, indifese.
voltata, le spalle al centro commerciale, camminava svelta e infreddolita quando, nello stesso istante, il sazio ippogrifo slavo si librava in volo.


giovedì frittata: frittata di bresaola e peperoncino
rompete le uova e cuocetele in padella. durante la cottura aggiungete bresaola e peperoncino. nel tragitto fra i fornelli e la tavola improvvisate qualche inconveniente disastroso o qualche accorgimento minuzioso per rendere la frittata un po' meno noiosa.

Commenti

  1. Non sono d'accordo.
    Io propongo di rompere le uova, sbatterle e cuocerle in padella. Mentre cuociono condiamo il tragitto dalla cucina alla tavola con la bresaola. Poi cospargiamo di peperoncino tosto calabrese.
    Una volta cotta la frittata, è obbligatorio servirla ancora calda, spogliandosi e rotolando sul pavimento.

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