Chi sa, e chi ci prova

perlomeno l'autunno arriva da sé, non ha bisogno di nessuno che lo vada a prendere, che nessuno gli dica di svegliarsi. non un'anima che salga sugli alberi con una scala, che ne dipinga le foglie di giallo e che le stacchi dai loro rami.
almeno quello, non dipende da noi. altrimenti qualcuno se lo sarebbe già portato via, o se lo sarebbero spartiti in cinque o sei, tenendosi l'esclusiva e costruendoci sopra un mercato, distribuendolo in piccole dosi, ma a grandi prezzi, ai poveracci distrutti dal caldo dell'estate infinita.
per fortuna le nuvole non sentono ragioni, e vengono solo se le chiama il vento.