Chi sta invecchiando lo farà certo notare

"gatto cattivo"
sento esclamare la voce di un bambino, che raggiungo con lo sguardo qualche piano più in su, sul terrazzo di fronte a me. lo vedo mentre rincorre il quattrozampe spaurito, che cerca rifugio tra la lavatrice e un tavolino di plastica grigia. sarebbe bianca, ma adesso è grigia.
il gatto si stringe nei pochi centimetri che gli rimangono, mentre il bambino troneggia davanti alla sua paura. non ho idea di cosa voglia fargli, ma la cosa è abbastanza curiosa da lasciarmi con una mano dentro al libro, per tenere il segno, ed una sugli occhiali da sole, a sollevarli.
nessuno si sta accorgendo di nulla, sembriamo solo in tre in mezzo all'afa avanzante delle undici. io, il bambino, il gatto.
la faccia rosa ricoperta di peli a macchie.
io, il gatto.
l'orologio che segna l'ora di pranzo.
il gatto.
il cuscino fresco dentro casa.
nessuno/il suono dell'ambulanza.

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