Piacevolmente ingiustificato

cammino e lo vedo, lo saluto. non ricambia. strano, è lui. è lui, ha quel cappello, quel cappello che porta solo lui. lo saluto di nuovo. niente. non è possibile, il motorino è lo stesso. "ciao!" alzo un po' la voce stavolta. non mi risponde, io mi avvicino. il solito abbigliamento, è lui cazzo.
tira su la testa e mi vede. agito la mano, ma non mi calcola.
eppure è lui, ha gli stessi occhiali.

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