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"la vita è breve, quando meno te lo aspetti ti abbandona e ti lascia lì"
Teatro Degli Orrori

i blog scompaiono, si sa. nessuno li legge, e chi li scrive si rompe le palle di scriverli. è triste, perchè stava venendo fuori una cosa veramente ganza. che poi parlo io, novizio e profano quale sono, -esimo tra gli ultimi arrivati. questi sono decine d'anni che battono sulla tastiera, avranno il diritto di essersi un po' stancati. avranno tutti il diritto di essersi stancati.
personalmente spero che questo universo continui ad esistere, ad essere luogo d'eplorazione ed approdo per nuove penne formato qwerty. dico questo perchè penso che la blogosfera sia ancora un mondo da tenere vivo ed alimentato, per essere ancora popoloso e popolato, pieno di abitanti. abitanti che costruiscono montagne di parole che altrimenti non troverebbero collocazione (è così?), riversano idee e puttanate senza senso, raccontano, informano e, in quanto organici e non elettronici come i loro prodotti, muoiono. lasciano interrotte delle finestre sulla loro vita, sulla loro creatività, senza più un segno.
Derek Miller è tra questi. famoso blogger canadese, ne ignoravo l'esistenza fino a che una notizia non me ne ha scodellato la scomparsa. prematuramente cancellato dal cancro, ha mantenuto la lucidità ed un'immenso amore in un particolare gesto che considero una bellissima poesia: l'ultimo post.

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