L'attesa è il disinteresse del presente

quella moto gli stava incollata al culo.
lui era più o meno a metà del lungo stradone, in macchina.
soli.
nessun'altra auto batteva l'asfalto incendiato dal sole delle tre.
e invece eccone una, più lenta, che viaggiava nella loro stessa direzione.
mise la freccia all'improvviso, svoltando rapida e costringendolo ad una mezza inchiodata.
spostò l'occhio sullo specchietto e vide il motociclista ripartire con lui, ma con un'espressione strana. da colpevole, quasi.
e se lo aveva tamponato?
non l'avrebbe potuto sentire, aveva la musica alta e probabilmente aveva solo toccato la macchina. quanto bastava per rigarla visibilmente.
lo fece passare, cercando avidamente il retro della moto per leggere la targa.
7E DCT.
la moto sfrecciò via veloce, scomparendo al primo incrocio.
7E DCT. doveva ricordarsela.
appena fosse sceso, avrebbe controllato eventuali danni.
alla polizia avrebbe detto che quello stronzo aveva una moto...bordeaux! almeno così gli sembrava. e sì, era targata 7E DCT e l'aveva tamponato andandosene subito dopo.
7E DCT.
si fermò e scese.
cazzo, se c'era un graffio quel motociclista glielo avrebbe ripagato al centimetro.
guardò dietro ed incontrò la vernice rigata.
Cristo.
7E DCT.
e se il graffio c'era già e non lo aveva ancora notato ed aveva solo pensato male?
7E DCT, 7E DCT. che fare?
rimontò in macchina e partì, indeciso.
svoltò senza pensare e vide, al bar sull'angolo, la moto parcheggiata.
7E DCT.
era nera, non bordeaux. chissà perchè cazzo gli era sembrata bordeaux.
sarà stato il sole.
stette lì, a guardarla, poi proseguì ed il bubbio gli rimase.

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