Si pensa ai modelli, e non a modellare

mentre lo skateboard vola roteando su se stesso i piedi si staccano dalla tavola e si immergono nell'aria, protetti e fasciati dentro le scarpe. la gravità attacca il legno e le ruote, che cadono a terra nel tempo di una ventata, sbattendo senza rumore sul cemento liscio, mentre nient'altro li segue.
quelle gambe di prima, la felpa di un verde arboreo ed i jeans al ginocchio, le dieci dita piegate verso il basso, le altre dieci allargate a ragno e sollevate dalle braccia, l'espressione concentrata, non si vedono più in quell'inquadratura troppo stretta che è il mondo. stanno già volando, e sono al di sopra di tutti i cieli.

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