Dopotutto, più niente

afferrò la terra strappandosi le unghie, tentando di fermarsi prima di cadere. disperatamente senza più nessun appiglio andò dietro a chi voleva portarlo via, e lasciò anche gli ultimi fili d'erba che era riuscito ad acciuffare.
seguì la caduta assecondandola, distendendo gambe e braccia all'indietro, cercando di cadere nella direzione più perpendicolare possibile. con la testa dal lato opposto ed i piedi verso il cielo, iniziò a cadere nell'altro verso, tornando dov'era prima. si aggrappò di nuovo, stavolta più saldamente, in attesa che finisse tutto.

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