Pretese conoscitive sull'animo umano non rivendicabili, poiché costante fallimento nell'assegnazione di lampade ad altrettanti interruttori

le gengive rosse, sanguinanti di malattia, ricoperte dal catrame. il panico lo assaliva, il panico lo abbandonava, ripetutamente, come la risacca sulla spiaggia. erano senza dubbio i suoi ultimi secondi di vita, ma ogni silenzio era un luogo, ed ogni pensiero era un sogno, un'idea interminabile. guardava ma non vedeva, incantato nel vuoto e impastato dalla bava, dal sapore metallico che lo invadeva. riusciva soltanto a divagare, senza centrare un pensiero preciso, senza avvertire, ma non rendendosene conto, l'affanno o il respirare straziato dalle costole rotte. non respirava affatto, infatti. un'apnea lunghissima e lungimirante, in cui la memoria vorticava assieme ruote dello schiacciasassi che, lento e sporco, si allontanava.

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