Bellissimo nel dettaglio, orribile nell'insieme

abbandonati. si riesce a raccogliere solo quello che danno gli alberi, perchè rimane difficile afferrare cose eteree, impalpabili.
si sente un lamento, dal centro della terra, che il vento porta con sè. all'inizio era una risata.
non si creda di uscire e fare, sopraffare, arraffare.
volto lo sguardo e c'è uno spirito che si avvicina, una figura bianca, dinoccolata.
guarda il riflesso degli specchi e infilati nel mezzo, sposta le montagne e facci un segno sotto, poi rimettile dov'erano. uccidi. dai la vita, dai la vita alle farfalle, ai semi terrestri, ai pensieri extraterrestri.
fuoco all'immaginazione, ma non basterà a fermarla.
fuoco all'indigestione di parole inutili, questo sì.
vestirsi molto, farà freddo. nascondiamoci sotto il tavolo, sotto il tetto e sotto la neve, ricuciamo i confini.
si distruggerà tutto.
sentirsi spirare tra le proprie braccia, calvi e vuoti, la testa disabitata e le gambe riempite di steroidi. spaccarsi la schiena sull'incoerenza del lavoro, costretti a rinunciare ai propri sogni.
risentire sempre la stessa canzone, ma senza sentire il sopraggiungere della nausea. si può cercare di, o cercare e basta.

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