Personalmente non sono io
rincasò tardi, quella sera.
seppur trafelato, si infilò silenzioso nella porta della camera da letto.
poggiò la valigetta in terra ed iniziò a spogliarsi al buio.
guardò verso il letto, lei non c'era.
probabilmente era in bagno e non l'aveva sentito rientrare.
o forse era sempre fuori, ma non ricordava se fosse uscita o meno.
prese atto della sua corta, cortissima memoria e si infilò nel letto crollando.
dormì tranquillo e senza sogni.
la mattina si svegliò di colpo e di buon'ora, come la sveglia martellante aveva deciso.
spaccò il segnale acustico prima che quello finisse di spaccare il suo cervello stanco.
si tirò su a sedere e si guardò accanto: non c'era.
anticipò il magone alla gola con un ricordo, evento raro per uno come lui.
si allungò e prese la valigetta; la aprì.
trasse un sospiro di sollievo, era lì dentro.
ed aveva fatto proprio un bel lavoro, la sera prima.
ci era entrata tutta, arti eclusi ovviamente.
seppur trafelato, si infilò silenzioso nella porta della camera da letto.
poggiò la valigetta in terra ed iniziò a spogliarsi al buio.
guardò verso il letto, lei non c'era.
probabilmente era in bagno e non l'aveva sentito rientrare.
o forse era sempre fuori, ma non ricordava se fosse uscita o meno.
prese atto della sua corta, cortissima memoria e si infilò nel letto crollando.
dormì tranquillo e senza sogni.
la mattina si svegliò di colpo e di buon'ora, come la sveglia martellante aveva deciso.
spaccò il segnale acustico prima che quello finisse di spaccare il suo cervello stanco.
si tirò su a sedere e si guardò accanto: non c'era.
anticipò il magone alla gola con un ricordo, evento raro per uno come lui.
si allungò e prese la valigetta; la aprì.
trasse un sospiro di sollievo, era lì dentro.
ed aveva fatto proprio un bel lavoro, la sera prima.
ci era entrata tutta, arti eclusi ovviamente.
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