Quello che ha sempre pensato, sono le idee che gli hanno prestato

dicono che esista un albero che cammina, nei boschi. quando tira forte vento, tira fuori le radici dalla terra e spiega i rami con le foglie ben attaccate, facendosi sollevare. qualcuno dice di averne visti a decine, spostarsi da una collina all'altra trascinati dalle correnti aeree. li chiamano "alberi-medusa", per la somiglianza che hanno con quest'ultimo animale nell'atto di affidarsi ad agenti esterni per muoversi.
tuttavia, nessun rilevamento empirico significativo è stato ancora fatto, e l'esistenza di questo tipo di arbusti rimane ancora dubbia. vero è che già Platone ne parlava nella sua Repubblica quando, per bocca di Socrate, scongiurava le intemperie dicendo "già afflitta è la città dai mali interni che la divorano: speriamo dunque che gli alberi non vengano in cielo sopra di noi, poiché il loro vento abbatterebbe quel che rimane delle nostre case".
uno studio russo del 2011, inoltre, ha constatato un incremento del 64% della comparsa di foglie in centri cittadini distanti dai boschi durante i periodi di forti correnti, a possibile conferma del fatto che gli alberi-medusa transitino effettivamente sopra le zone abitate in determinate circostanze metorologiche. un'ulteriore verifica è poi giunta il mese scorso dall'università americana di Glendale, i cui dottorandi in Botanica hanno riscontrato la presenza di arbusti volanti nelle prossimità di numerosi tornado.
per ultima è da considerarsi una foto del 1904, scattata sull'Appennino tosco-emiliano da un giornalista, che ritrae una massa scura e piantiforme a mezz'aria. l'immagine è stata però più volte additata come un falso.

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