La camera piovosa, le stanze soleggiate

fai quello che ti va di fare, vai dove ti va di andare, hai il permesso alla libertà e la forza per partire. dimenticati però quello che lasci, e non sperare in quello che troverai. sai che il cuore una volta concesso rimane, sai che lì resterà sempre, sai che nessuno di quei possidenti leggerà queste pagine.
ti sei fatto la domanda e ti sei dato la tua risposta, ma così come nessun altro potrà rispondervi, tu stesso dovrai lasciar perdere gli interrogativi altrui, lasciar sparire un futuro che vedevi.

l'intervallo di tempo tra la preparazione della siringa e l'iniezione è dilatato, è insopportabile. la procedura è partita, i piani hanno soverchiato l'incredulità, l'odio e la rabbia. qui di lacrime si è fatta una maschera, le viscere hanno un nome solo, lacerazione.

non si inventerà di certo null'altro, né da solo né con qualunque spinta si voglia.
le certezze sono poche e sempre più forti.
dalla guerra escono due paesi distrutti, ciascuno dei due ignaro della devastazione dell'altro, della quantità di macerie da rimettere su. i due paesi sono lontani e non si vedono, e non si vedranno più.

Commenti

Post più popolari