alla fine ho deciso, ho deciso che mangerò me stesso. fuori è pieno di cose, di profumi, di sapori nuovi e intriganti. io mi avvicino e provo, ma mi ritrovo sempre deluso, insoddisfatto. quini mangerò me stesso e non sarò un problema per gli altri. io vi conosco ma voi non vi conoscete, è per questo che pensate di essere quello che non siete. mi attirate, perché ogni volta vi credo, ma quando vi assaggio devo sempre ricredermi. già sentito. ho persino imparato a non addentare, lo capisco prima.
quindi adesso lasciatemi solo con il mio brandello di mano e tre dita spezzate, con muscoli sanguinanti che escono dalla pelle strappata, la mia espressione stanca. di qualcosa dovrò pur vivere, e perciò vivrò di me stesso.

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