You can't make everyone happy

rifiuto, indignazione, disprezzo. "siamo costretti a nasconderci" mi fa, rinchiusi in un'accogliente mansarda al terzo piano di una casa un po' lontana dal centro città.
è vero, la situazione lo grida silenziosamente. siamo a parlare di noi, quei noi che nessuno deve scoprire, che devono rimanere lì dove sono, nascosti e rinchiusi.
ma invece ci troviamo, ogni tanto arriva qualcun altro, qualche faccia nuova che ci dà forza e ci fa riflettere. siamo tutt'intorno a voi, che ostentate una lontananza che spesso appare come una repressa parentela.

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