Dio poser

con le mani rattrappite e un cane che mangia la cartilagine intorno alle nocche, gli occhi puntellati sul mobile davanti. se viene giù quello, si sfa la faccia.
un peso immenso preme sul baricentro e schiaccia sul materasso, la schiena si inarca in basso e le vertebre schizzano fuori come molle.
sopra dentro e davanti, una frase.

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