Insegnami quello che già so

ti ricordi quand'eri fatto di pietra, che se mettevi un piede nell'acqua diventavi argilla, e il vento era l'unica cosa che potesse farti delle cicatrici. ti ricordi quando eri fatto d'acqua, che se smettevi di nuotare rimanevi ucciso, e gli alberi ti volevano, ti volevano sempre. ti ricordi quand'eri fatto di vento, e non esisteva niente che non potessi guardare; senza esitazione hai spiato le storie di tutti.

ecco, oggi sono sceso e vi ho trovati confusi, mescolati. i muscoli di ruggine tenevano redini di polvere, la vostra disperazione era dentro le cantine, il sorriso cresceva nel vuoto.

volevo chiedervi se foste riusciti a trovare altri giganti, ma i giganti eravate voi e adesso non ce ne sono più.

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