Tutto e il contrario di niente

queste chiavi di casa le tengo appoggiate sulla cassettiera, poi quando esco le porto via. le chiudo dentro lo zaino e le tengo sempre dietro, tutte insieme quante sono, da quella del cancello a quella del motorino, da quella del portone a quella della catena della bicicletta. sono il mio tintinnìo, il rumore di carillon che mi proietta davanti alle loro serrature non appena le muovo, facendo toccare i pezzi di metallo.
qui non mi servono, non sono a casa e non ne avrò bisogno quando ritornerò perché, lo so, non ritornerò. le porto sempre dietro per sentirle muoversi quando prendo il portafogli o quando cerco il telefono, a volte le tocco apposta. non mi faccio domande, casa mia è sicuramente ancora laggiù, sono sicuramente tutti ancora laggiù e così come io sento loro, loro sentono me rientrare tardi o giusto in tempo per pranzo.
non conto il tempo che è passato, conto le chiavi nel mazzo; non vorrei averne persa qualcuna.

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